Metti, a Villa De Winckels, un Amarone della Valpolicella

...ma anche due, tre, quattro... tutti quelli che hanno voluto portare le trenta e passa aziende presenti, della zona Doc e della Classica.

Un evento, questo organizzato da Villa De Winckels, che anche quest'anno ha fatto il tutto esaurito e che si sta rivelando un appuntamento da non perdere per gli appassionati e un'occasione di degustazione importante. 

L'atmosfera informale, l'ottimo e curatissimo buffet, l'organizzazione impeccabile permettono infatti di parlare, assaggiare e muoversi tra i tavoli nelle migliori condizioni, soprattutto se ci si presenta per tempo: nelle prime ore l'afflusso tranquillo permette a tutti d'incontrarsi degustare in relax. 

Di seguito, alcune note prese al volo:

Amarone della Valpolicella Classico 2004 - Bertani. Nel 2011 l'Amarone della grande maison veronese ha ottenuto l'ottenibile, in termini di riconoscimenti: 3 Bicchieri, 5 Grappoli, Vino, Slow, Vino dell'Eccellenza, Corona Vini Buoni d'Italia. Segno che certe scelte pagano. E una di queste, forse la più caratteristica, è quella di dare tempo al vino. L'annata 2004 presenta un colore rubino non fitto, opaco, ma con profumi viola, frutta secca, polvere di caffè, liquirizia che in bocca si ripresentano coerenti. Bevibile e setoso,  un chiaro esempio della classe che questa tipologia di vino riesce a esprimere quando gli è concesso farlo.

Amarone della Valpolicella Classico 2005 - Le Ragose. Da vigneti di 35 anni e oltre posti sulle colline alte di Negrar, uve corvina, corvinone, rondinella e altre danno un vino dal colore rubino molto scuro, compatto. Maturato in botti grandi vecchie e nuove, esprime profumi floreali ma anche di erbe secche: in bocca compare la classica ciliegia sotto spirito in un tessuto setoso e scorrevole. Un Amarone bevibile e austero, compre tradizionalmente sono considerati i vni di questa valle.

Amarone della Valpolicella Classico 2007 - Monte Dall'Ora. Da una piccola azienda bio, ben nota ai fan del genere, un Amarone che nasce da pergole ultraventenni. Il bicchiere si apre su note di fiori scuri ed erbe dell'orto, in bocca continua con una bella speziatura sfumata di caffè tostato. Lungo, bevibile, territoriale.

Amarone della Valpolicella "Vigna Garzon" 2008 - Pieropan. Il noto produttore di Soave si cimenta con l'avventura dei rossi in una zona che è metereologicamente un azzardo: la collina di Garzon (dalla parola longobarda "warda", posto di vedetta), a nord della frazione di cellore d'Illasi. Una delle zone più grandinigene dell'intera Doc Valpolicella. Eppure, grandine permettendo, il terreno (calcareo) è ideale per dare ottimi rossi - quando si ha la mano per farli. E qui bisogna dare atto alla saggezza di Leonildo Pieropan che, da grande e consumato bianchista, ha preferito cedere il passo ai suoi ragazzi, ben incamminati a diventare i rossisti della famiglia. Pur fedeli allo stile Pieropan, Dario e Andrea stanno dimostrando, un'annata dopo l'altra, di saper dare ai loro vini rossi un carattere coerente ma distinto: in questo Amarone infatti ritroviamo il rigore e la pulizia dei Soave Pieropan, uniti alle note distintive di un Amarone ancora baby, dai profumi dolci di ciliegia fresca e in confettura, fiori rossi. In bocca è fresco, sapido, fruttato ma non troppo, con una misurata acidità che lo rende ideale compagno di un succulento piatto di carne.

Amarone della Valpolicella Classico "Ca' Florian" 2007 - Tommasi. Storica griffe della Valpolicella Classica, i Tommasi di Pedemonte (S.Pietro in Cariano) hanno nel "Ca' Florian" uno dei loro vini più rappresentativi e fedeli alla sua identità. Fermentato in acciaio e maturato per 30 mesi in botti grandi e 6 in legno piccolo, è un Amarone dal colore rubino scuro non fitto, con una bella acidità e una fruttuosità tradizionale: marasca e prugna. 

Amarone della Valpolicella 2004 - Romano Dal Forno. Guai a metter fretta ai vini di Dal Forno: sono pigri, pigrissimi. Esigono un sacco di tempo per presentarsi al meglio. Questo 2004, per esempio, è così ricco da apparire compresso (come una molla che rifiuta di rilasciarsi): nel bicchiere è di un color rubino scuro, violaceo, denso. I profumi sanno di prugna, frutta secca, datteri, violetta, cacao amaro, polvere di caffè, una sfumatura di noce e chiodi di garofano che si srotolano velocemente tra naso e palato... troppo velocemente.

Finisce subito. In bocca, e nel bicchiere.