Una volta si chiamava “agricoltura promiscua”, oggi si preferisce parlare di agroforestazione, ma il presupposto è lo stesso: nel mondo del vino, la viticoltura specializzata non è più la risposta ultima (e vincente) ai problemi odierni. L’integrazione tra la coltura della vite a quella di alberi da frutto e perfino ortaggi o altre specie vegetali non è un nostalgico tentativo di tornare al passato, ma l’esito di una più profonda comprensione degli stesi meccanismi agricoli e ambientali. Biodiversità, si chiama.
Read MoreUn esempio di vite maritata: viti di Trebbiano Spoletino crescono abbracciate agli aceri e si tendono tra un albero e l’altro. Az.Romanelli (Montefalco)