Riceviamo & Pubblichiamo

Terroirvino 2011: tutti i "riconosciuti"

Mentre continua lo stand-by dei post causa una fitta serie di viaggi, incontri, visite aziendali e impegni didattici in giro per il Nord Italia, riporto premi&riconoscimenti dell'ultima edizione di Terroirvino 2011.

Solitamente, questo è il genere di comunicati che casso: mi dispiace per chi trofei&medaglie li riceve e li da', ma l'interesse per questo tipo di annunci è vicino allo zero assoluto (sappiatelo). Nel mondo del vino ci sono ormai troppi premi, e troppe medaglie, perchè qualcuno di essi possa ancora fare notizia. E poco importa che la comunicazione venga fatta a puri scopi di visibilità. Come ricorda l'ottimo Gianluca Diegoli , "al saturarsi dello spazio 'ricettivo' delle persone, il valore attribuibile all'esposizione tende a zero".

E il nostro "spazio ricettivo" in fatto di coppe&coccarde è saturo da anni, credetemi.

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Terroir al Limit assaulted - why blame the wine?

 La notizia ci giunge dall'amico wine blogger catalano Joan Gomez de Pallarés: l'azienda Terroir al Limit, nel Priorato, è stata oggetto poche notti fa di un vero e proprio attacco vandalico. Di seguito il racconto (in inglese) e a seguire la traduzione in italiano.

All'azienda, ovviamente, tutta la nostra solidarietà.

Terroir al Limit assaulted!

"On the night of the 13th of June 2011, in the village of Torroja del Priorat, Spain, an appalling and almost unthinkable event took place at the cellar of the Terroir Al Limit winery. The cellar locks were broken open, and a terrible act of vandalism followed. The taps of some tanks were simply opened and wine allowed to flow out onto the floor. Many casks of wine in the cellar were ruined by contamination with household bleach.
The owners of Terroir al Limit, Dominik Huber, Eben Sadie and Jaume Sabaté, strongly condemn this unexplained act. It was not as direct or dramatic as an assault on human life, but is in some way an assault on mankind and a crime of unthinkable measure. Was it some expression of hatred or sheer vandalism? There is no obvious underlying reason, and no-one has admitted responsibility for the cowardly act of destruction.

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Cercasi Mario (quasi) disperatamente

Il fatto è noto.

Ogni giorno, nella casella di posta di chi scrive di vino piovono decine di comunicati stampa, la maggior parte dei quali finisce dritto nel cestino, tanto lo sappiamo che sono fatti più per lustrare l'ego dei clienti che non per dare vere notizie/informazioni (le quali sono più rare di quanto il flusso di comunicati voglia far credere).

Ma è il gioco delle parti. Gli uffici stampa (che da tempo hanno rinunciato a educare i clienti, e si limitano ad assecondarli) continuano a sfornare comunicati, i clienti li pagano per questo, i giornalisti che li ricevono li cestinano, e son tutti contenti.

A volte però capita che nella casella ti piova il comunicato giusto, - cioè interessante/curioso.

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Media mainstream: quale immagine per la vitivinicoltura?

"Voglio ringraziare la Rai, il TG3 del Veneto, che ieri sera ha dato come notizia di apertura quella riguardante l’ottimismo che si intravvede nell’analisi dei dati sull’andamento dell’annata agraria nel corso del 2010: a mia memoria è la prima volta che una notizia positiva di agricoltura apre un notiziario giornalistico di questa importanza”. Lo ha affermato l’assessore all’agricoltura del Veneto Franco Manzato ricordando come quasi sempre il settore primario occupi le cronache per le sciagure o gli scandali che lo investono.

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Dell'inaffidabilità dell'etilometro

Senza dover ripetere le solite cose dette, ridette, risapute e condivise - e cioè che non si può mettersi alla guida di un qualsivoglia veicolo, nemmeno di una bicicletta dico io, se si è  bevuti-impasticcati-rintronati da discoteca e simili - diamo spazio ad alcuni concetti che sono stati espressi di recente a Milano, in occasione della conferenza stampa promossa dalla FIVI, "Vino, più conoscenza meno divieti".

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Spumanti dell'AA: vent'anni di associazione e un nuovo consiglio

Quando dici "vino spumante" in genere ti vengono in mente le tipologie più disparate, dal Prosecco al Franciacorta, al TrentoDoc. Tuttavia nel Nord Italia c'è anche un'altra regione particolarmente vocata a questa produzione, e della quale in genere ci si ricorda solo per i vini fermi, ed è l'Alto Adige.

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